ANTONIO BARDINO

ANTONIO BARDINO

Antonio Bardino concentra la sua ricerca nella pittura, indagando in principio interni urbani, asettici e svuotati della presenza umana. In questa fase aeroporti, stazioni, luoghi di passaggio sono fotografati e riprodotti in modo nitido e inequivocabile, con un controllo minuzioso della tecnica che ne sottolinea la freddezza e il carattere transitorio. Il ragionamento sulle vedute urbane, sull’intervento umano nella natura e nel paesaggio lo porta in seguito a scegliere di rappresentare i momenti in cui la natura si riappropria degli spazi sottratti dall’uomo. Nei lavori più recenti compie uno scarto ulteriore sfruttando al massimo le potenzialità della materia e raggiungendo esiti al limite dell’astrazione, in cui le suggestioni dei paesaggi laterali non si appoggiano più soltanto a un’immagine realistica, fotografica e rielaborata, ma alle sensazioni e alla memoria.


Antonio Bardino (Alghero, 1973) vive e lavora a Udine. Ha realizzato numerose mostre personali tra cui: Organica – Nature laterali,CEDAP – Centro di Educazione e Documentazione Ambientale e Paesaggistica, Tempio Pausania (SS), 2020; Mutevoli transiti, Fondazione Bartoli Felter, Cagliari, 2019; Atypical landscape, RAVE East Village Artist Residency, Soleschiano (UD), 2019; Il posto delle foglie, a cura di Mariolina Cosseddu, Museo Casa Manno, Alghero (SS) 2018; Paesaggi laterali, Atelier Giorgi, Torino, 2015; Naturae mirabilia, Sponge Arte contemporanea, Pergola (PU) 2015; Il vuoto pneumatico e il mondo reale,Spac-Fvg, Palazzo Orgnani Martina, Venzone (Ud), 2009; Music for airports, Galleria Dora Diamanti Arte Contemporanea, Roma, 2007; No signal, Galleria Nuova Artesegno, Udine, 2005. Ha partecipato a mostre collettive in spazi pubblici e privati, tra le più recenti: Summer at Gallery Oxholm, Galleri Oxholm, Copenaghen, 2020; Liminalità – betwixt and between, Casa della musica, Cervignano (Ud), 2020; Il giardino d’Arcadia, Galleria Gilda Contemporary Art, Milano, 2020; ArtVerona, Galleria MLZ Art Dep – Trieste, Verona, 2019.

Antonio Bardino’s research focuses on the painting while inspecting aseptic urban interiors, where the human presence has been removed. In this process, airports, stations, public spaces are neatly and unequivocally reproduced using a controlled and meticulous technique that brings out a sense of coldness and transitivity. His arguments on urban landscapes and human intervention in the environment, lead to subsequent representations of scenes in which nature is claiming back its spaces. In his late works, the artist takes a further deviation by maximising the exploitation of matter and reaching the boundaries of abstraction. Now, when representing his landscapes, realistic and photographic, images are replaced by memories and feelings.


Antonio Bardino (Alghero, 1973) lives and works in Udine. He has organised many solo exhibits: Organica – Nature laterali, CEDAP – Centro di Educazione e Documentazione Ambientale e Paesaggistica, Tempio Pausania (SS), 2020; Mutevoli transiti, Fondazione Bartoli Felter, Cagliari, 2019; Atypical landscape, RAVE East Village Artist Residency, Soleschiano (UD), 2019; Il posto delle foglie, a cura di Mariolina Cosseddu, Museo Casa Manno, Alghero (SS) 2018; Paesaggi laterali, Atelier Giorgi, Turin, 2015; Naturae mirabilia, Sponge Arte contemporanea, Pergola (PU) 2015; Il vuoto pneumatico e il mondo reale, Spac-Fvg, Palazzo Orgnani Martina, Venzone (Ud), 2009; Music for airports, Galleria Dora Diamanti Arte Contemporanea, Roma, 2007; No signal, Galleria Nuova Artesegno, Udine, 2005. Has taken part to both private and public hosted galleries, more recently: Summer at Gallery Oxholm, Galleri Oxholm, Copenaghen, 2020; Liminalità – betwixt and between, Casa della musica, Cervignano (Ud), 2020; Il giardino d’Arcadia, Galleria Gilda Contemporary Art, Milan, 2020; ArtVerona, Galleria MLZ Art Dep – Trieste, Verona, 2019.

COLLEZIONE MAMELI